Sonntag, 18. Juni 2017

5 tappa

3 Tappa: Kashgar - in the middle of nowhere, nelle montagne del Karakorum

Dopo un ultimo giro di acquisti, alimentari e souvenirs ed un ottima cena in un ristorante kitsch, salutiamo il nostro uomo, ci godiamo i lussi de radisson, che non vedremo piu e mettiamo la sveglia alle 6. La partenza e nel buio piu totale ( ora di pechino) e la strada veloce, ma con alcuni check point dove solati giovani e armatissimi non sanno come trattarci. La guida scende comincia a discutere animatamente, ci fa scendere continua la discussione e poi via che si va. L'autostrada la faccio io, attraversa un deserto roccioso e sabbioso, l'aria e polverosa e gialla, accanto si vedono le costruzioni di nuovi impianti industriali, ferrovia e macchine cinesi nuove. La prima tappa e nella cittadina dove devono darci i permessi, ma dove non fanno dormire gli stranieri. Arriviamo in un ufficio che apre in quell'istante con 4 persone, vestite in maniera casuale, alcuni in divisa altri casual. Una signora in divisa pulisce il pavimento e le sedie dove siamo accomodate, risulta poi essere la responsabile dei nostri permessi.qui tutto e blindato, in particolare l'entrata alla pompa di benzina, con check point e controllo documenti dell'autista, mentre i passeggeri aspettano fuori. La strada sempre buona attraversa l'oasi verde, con tanti alberi da frutta e poi comincia la salita. E previsto l'attraversamento di un passo a 4900, con sosta in un villaggino sulla strada. La strada è ottima, poco traffico di macchine e molti camion. Sale lungo queste montagne sabbiose marroni, con larghi fiumi, e in lontananza cime a 6000 innevate. La geografia e impressionante come le protezioni per la strada, destinate a non durare.
Infatti veniamo fermati per lavori in corso, e aspettiamo circa un'oretta ciascuno.
Comincia a nevischiare e a fare freddo, la foto al passo a 4990 viene fatta in una tormenta. Si sente la quota, la pancia sembra un pallone he vuole scoppiare, domenico ha un po di mal di testa. In lontananza si vedono le montagne, l'ingresso alle valli e tutta la strada e recintata con filo spinato. Dappertutto gruppi di polizia o esercito, con moto luccicanti o a cammello o con cani a passeggio. Ci fermiamo a 3800 metri davanti a due baracchine, sporche e isolate, la nostra guida va a vedere per la sistemazione notturna molto basic. Effettivamente lo e ...io sarei disposta a fermarmi, ma i cinesi in macchina dicono assolutamente di no che a 120 km di distanza e con buona strada troviamo di meglio. Sono le 18.30 ora di Kashgar  , qui di abbiamo ancora  2-3 ore di sole e decidiamo di proseguire. Stavamo andando bene ma su una delle salite al passo di piu di 4900 metri, stanno sistemando una frana. Stop con Nevischio e quasi buio. 
Sudoku, candy Crush, un po di chiacchiere con la guida. Quando si riparte c'e ancora luce, non ci fermiamo al passo nemmeno per fare la foto, per arrivare alla meta sognata, un grande benzinaio una dogana seria e un caseggiato dove ci danno un'ultima stanza costosissima con 2 letti bagnetti. Sembra un miracolo e non discuto sul prezzo esagerato e sulla puzza di fumo. Facciamo la cena con i pochi turisti locali, scelta dal nostro uomo e ci mettiamo a letto. Io penso di non aver dormito, mentre Domenico russa.

Maddalena Velonà
From ipad ( sorry for typos and short answers :-) )

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