Domenico si è avviato in anticipo ad Almaty, per rimettere in moto la macchina, fiducioso di ritrovarla, fare un service, comprare nuove gomme e attraversare una dogana, che poteva essere problematica. Dopo poche ore, aveva risolto tutto, il costo maggiore risulta essere stata la pulizia esterna. Ne ha approfittato per mangiare i mitici spiedi nel ristorante "solito" dietro l'angolo, fare una scorta al mercato di pistacchi, nocciole, acqua e poi con largo anticipo si è rimesso in macchina, come se avesse smesso solo ieri. Lo spotter è stato attivato e con trepidazione ho visto il passaggio della frontiera in circa mezz'ora, costata pare 10 dollari ad un soldato collezionista di banconote americane.
Arrivato a Bischkek, trovato un ristorante con internet ha fatto le sue video conferenze, email, telefonate e mi aspetta all'aeroporto alle 4 di mattina ora locale.
Stamattina a Zurigo, dopo aver messo e tolto dalla valigia a mano almeno 20 cose, aver dato uno smalto alle unghie da spavento, aver scritto le istruzioni per la casa e le emergenze, dato il testamento a voce ad una Giulia non particolarmente attenta e preoccupata, fatto il cambio di stagione in ritardo (sperando che al ritorno sia ancora estate), parlato al telefono con familiari e amici, mangiato il Birchermüsli e pomodori e ricotta, ho usufruito di un taxi di eccezione da parte di Dana, che appena arrivata da Hong Kong mi ha portato in aeroporto, con largo anticipo. Il volo via Istanbul è di una compagnia low cost, si sta abbastanza stretti, non danno nemmeno l'acqua e l'inglese non si capisce. Il secondo volo in stretta coincidenza non sarà diverso. Mi sono messa avanti, letta la guida della prima parte del viaggio, scritto il blog.
Nuovi compagni di viaggio saranno: la musica di Domenico, il kindle di Federica e il mio, due libri cartacei, le carte d briscola, l'immancabile Candy Crush e tutta una serie di solitari e prossimamente la nostra guida.
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