Sonntag, 11. Juni 2017

2 Tappa: Bischkek - Narjn


Il viaggio è stato relativamente veloce, un borek all'aeroporto di Istanbul, molti Sudoko e alle 4 di mattina (1 di notte in Europa) sono arrivata insieme con altre 100 persone, di cui molti bambini e vecchi al controllo di dogana, lento e senza rispetto per la fila. Domenico era ad aspettarmi e anche se si intravedeva la luce del giorno abbiamo deciso di fare qualche ora di sonno a Bischkek. La mattina mi ha portato al mercato locale, ricco di frutta fresca e secca, belle verdure e frutte. Un reparto macelleria di tutto rispetto e tante razze. La città a parte alcuni edifici monumentali bianchi e statue colossali non offre molto.
Difronte alla ventilata opzione di prendere una strada più diretta e veloce e quella di attraversare un passetto a 3800 metri, Domenico non si è fatto pregare e alle 12 ci siamo rimessi nella macchina, ormai di nuovo sabbiosa come un anno fa. Novità la musica e la cassa portatile, altrimenti sembra di essersi fermati ieri. Inutile dire che la strada si è rivelata molto peggiore del previsto, sul primo passo pioveva( e in alto nevicava), ma molto scenica. Le buche e le curve hanno ralllentato la tabella di marcia e come primo giorno ha dato il la.....ma chi non se l'aspettava? Con molta pazienza, ho fornito le coordinate di un homestay un signore con un buon inglese, ci ha rincuorato dicendo che la strada sarebbe migliorata. Cosi è stato e poco prima delle 21 abbiamo trovato un appartamento in un edificio sovietico, la benzina e un ristorantino di spiedini, box circondato da teloni di pubblicità di birra, con il ritrovato plov.
Domani ci aspetta un altro passo e poi il passaggio in dogana.

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