Montag, 26. Juni 2017

12 Tappa: Lhasa - Draksumso


La mattina presto ricarichiamo la macchina e ci mettiamo in moto, abbiamo una tappa lunga e di strada mista. Infatti si parte con un autostrada nuovissima, non ancora conclusa e dopo circa 50 km l'abbandoniamo per visitare  il monastero di Ganden. Il monastero e la zona che visiteremo è nella zona che più ha subito la rivoluzione culturale ed il. Onastero è in fase di ricostruzione. All'interno si nota poco, la struttura, i dipinti, le statue e le sculture sono sempre molto simili, la storia invece è differente. C'è una leggera nebbiolina e qualche gruppo di monache giovani, tutte rasate. La strada corre parallela al fiume e all'autostrada in costruzione, ci sono buche notevoli e tratti fangosi, con molto traffico in tutte e due le direzioni. Lascio la guida a Domenico, che cosi non dorme. I posti di blocco sono pochi, ci lasciano andare. Al passo di Pa-La (5013 metri) ci sono le statue di enormi yak e tutte le macchine e moto che abbiamo sorpassato. Finiamo nelle foto di tutti, siamo molto popolari e tutti si stupiscono soprattutto per i miei sorpassi. Nel frattempo nell'altra direzione sta salendo una colonna di autoveicoli militati, compreso carriarmati, ci sorridono ma è difficile fare sorpassi. La valle segue il fiume che diventa sempre piu impetuoso, cambia il panorama, arrivano gli alberi, specie di querciole e pini. Ci fermiamo in un punto di polizia a mangiare noodle islamici e verdure saltate. Cambia anche lo stile delle case, piu colorate, nonché i costumi tradizionali, in particolare il cappellino. Si intravedono tra le bandierine colorate ponti sospesi, anacronistici, considerando i piloni dell'autostrada, ci fermiamo ad un ponte di legno, usato con i cavalli per la via del the. Il cielo si annuvola e sembra che ci sia un temporale, ma decidiamo lo stesso di salire al lago Tsodzongo ( i cinesi usano un altro nome), che è la meta preferita del giro tibetano dei cinesi. Infatti incontriamo sulla strada molti pulmini di turisti in discesa. La strada risale una valle con più dighe e salti, la strada è invasa da maialini, yak, mucche e pecore, l'ambiente è molto bucolico. Arriviamo all'ufficio biglietti, un centro modernissimo pieno di sportelli e pronto ad attendere orde di turisti, per fortuna è tardi e non ci sono pulmini. Otteniamo il permesso come primi stranieri di dormire nel resort sul lago, camera con vista. Sul lago si aprono diverse vette a 7000 metri il cielo e azzurro co qualche nuvola. Il paesaggio e idillico, ed io scrivo il blog con il suono di danze cinesi e il tramonto.
La cena con una trota del lago è molto appetitosa ( e costosa).

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