Mittwoch, 20. Juli 2016

Ottava tappa - Cappadocia


La mattina alle 4 veniamo prelevati per fare il giro in mongolfiera. Con noi molti cinesi. Il pallone si alza insieme ad una quarantina di altri palloni, con la luce, solo quando siamo in alto si vede l'alba. Il nostro pilota e molto scherzoso, risponde alle domande aviatorie di Domenico e sale e scende lungo le valli. Bellissimo. Soddisfatti del nostro giro ma con un programma intenso di visite turistiche, ci dirigiamo nel museo a cielo aperto, costituito da una valle con chiesette nella roccia. La luce è abbagliante e ci trasciniamo un po, ma non desistiamo e risaliamo a piedi una valle, con un sentierino tra queste particolari formazioni geologiche. Giulia finalmente capisce il meccanismo di formazione.... Senza sosta ( perché esistono anche quelle?) E con 39 gradi andiamo sul castello, che domina la valle. Per distrarci dalla calura insopportabile, compriamo collane di pietre, che sulla carta sono destinate alle sorelle, ma che rimarrano gelosamente nel mio patrimonio (per questo domenico ne compra sempre due uguali). Giulia agogna una sosta per dormire, ma un'altra valle si apre intorno a noi. Nel mezzo della valle ci concediamo un succo di arancia da un tizio che vive isolato e si lamenta della mancanza di turisti, per poi ritirarci in albergo verso le 17. Tempo di leggere due email, telefonarci con tommaso in costarica e aggiornarci sulle news, siamo di nuovo in strada in cerca di una chiesa isolata, molto isolata... Contenti delle mete raggiunte ci mangiamo il kebab nel coccio, che viene rotto con una coltellata maestra.

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