Samstag, 30. Juli 2016

Merv, Turkmenistan


Per visitare Merv abbiamo deciso di prendere una guida, la usiamo per andare prima dal gommista e poi cambiare soldi all'aeroporto. Qui tutti vogliono dollari. Mentre Domenico cambia io sono di nuovo alle prese con una sposa in abito tradizionale, con tanto di gioielli d'argento che va in aereo a sposarsi  nella capitale. Per fare le foto vengo anche pagata!
Le rovine sono sparse su un'area agricola e consistono in muraglie di fango che delimitano perimetri immensi, che contenevano vecchissime città, abbandonate per via dell'acqua o per le distruzioni dei mongoli. Molto suggestivo, molta immaginazione. Nell'area restaurata arrivano famiglie locali, per i quali tutto e occasione di festa e di buona fortuna, passiamo nella zona completamente nuova ( ma almeno in stile antico) che oltre alla tomba di un sufita famoso, ospita il luogo dove la gente porta pecore e capre da sacrificare, per poi lasciarsele cucinare e mangiare (donne e bambini da una parte, uomini dall'altra). Molte foto, Domenico mangia con le mani il piatto locale, riso, carote e pecora stufata. Facciamo anche noi una sosta con la guida in uno di questi caffe, invece di andare in una stanza separata con aria condizionata, rimaniamo nel cortile pieno di moschini e mangiamo il piatto locale, costituito da pezzi di pane cotti nel brodo di pecora e pezzi di carne. Gustoso.
L'Islam qui si vede solo nella mancanza di alcool, altrimenti niente velo. Le somiglianze sono con i turchi e l'impronta sovietica si vede dalle vecchie strutture tipo i bazar. Visitiamo il museo che oltre ad una sezione sul culto della personalita del,presidente ha una vasta sezione sui reperti archeologici e la vita tradizionale e il bazar, pieno di egozi per i matrimoni (vestiti, parrucchieri, ..)

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