Sonntag, 14. August 2016

Trentaduesima tappa - Karakol, Kirgyzstan


La mattina e nuvoloso, facciamo un piccolo giretto del lago, ma io non ho le forze. Ci rimettiamo in marcia e tornare sulla strada maestra è uno scherzo. La strada si ributta dopo il largo altipiano con il lago nella valle, stretta e colorata. Raggiungiamo la strada asfaltata e io mi butto giù nei sedili di dietro. Facciamo un sosta nel mercato locale degli animali, pecore, montoni, cavalli, mucche con gran polvere e persone locali. Nelle bancarelle alimentari tantissime albicocche, frutti di bosco e pomodori. Le macchine qui sono più vecchie e malandate, ma di marche tedesche, si vedono Mercedes, Audi, VW e vecchi camioncini con scritte in tedesco. Cerchiamo informazioni per vedere un esibizione di caccia con le aquile, le informazioni sono contrastanti, ma riusciamo con molti sforzi a trovare la valle dove viene organizzato per i turisti una specie di show delle attività locali. Vedere così tanti turisti insieme ci sembra strano, assistiamo alla partita di polo e poi su un campo coltivato con odore di camomilla alla caccia delle aquile che sono addomesticate e si buttano dall'alto della collina sulle prede ( un coniglio mezzo morto e una finta volpe). Gli uccelli sono grandi ma ci chiediamo perchè si prestino a questo gioco. La strada costeggia il lago Issikul Kol, il secondo lago alpino dopo il Baikal. Costeggiamo il lago sud, ci sono bagnanti e si vedono in vendita salvagenti, anche se le montagne sono alte ed innevate da entrambe i lati. Decidiamo di fare la notte nella cittadina di Karakol, prenotiamo una guesthouse per la notte, che si rivela una sorta di casa rifugio di montagna con tutti ragazzi giovani che fanno trekking nella regione e il proprietario che è una specie di guida alpina. La cittadina di Karakol è una specie di misto tra palazzi sovietici, villette decadenti tipo dacie russe e nuove costruzioni con strade orizzontali asfaltate e quelle verticali sterrate e polverose. Noi siamo anche molto polverosi e la macchina è ormai beige dentro e fuori. Fatta la doccia ( bagni in comune) fuori arriva un temporale forte, prendiamo la macchina per andare nel ristorante indicato dall'ostello ed oltre a tutti i turisti osserviamo un gruppo di ragazzi diciottenni locali che fumano shisha e bevono alcol. Ordiniamo di tutto, ma il mio stomaco mi impedisce di mangiare come al solito. 

Keine Kommentare:

Kommentar veröffentlichen