Sonntag, 2. Juli 2017

17 Tappa: Feila Si - Lijiang


Andiamo a cena in un locale senza menu in inglese e senza foto, ci aiuta il dizionario e un gruppo rumoroso di cinesi, che ci spiega la differenza tra un hot pot di pollo e uno di montone, che noi ordiniamo subito.
Messa la sveglia alla 6.30 per l'alba dobbiamo constatare che la Lonely Planet aveva ragione, le chance di vedere le montagne sono minime e non in questa stagione. Quindi nonostante l'ottima stanza potremo ricordarci solo i quadri e i poster presenti ovunque.
La giornata è veramente meschina, oltre alla pioggia c'e una forte nebbia, per fortuna la strada e ottima, ma non si vede la foresta e si intravedono i rododendri bianchi. La discesa e veloce, facciamo anche una sosta in questi incredibili punti scenici cinesi, a pagamento e dotati di shopping center, toilet, e passerelle per arrivare ai punti panoramici per vedere la curva del Fiume rosso, in fondo alla valle, di colore giallo intenso. Arrivati sulla strada a fondovalle, vedo una grande statua d'oro in alto e costringo Domenico ad una deviazione su una strada strettissima e pendente. La statua non era ancora finita, ma la sosta e piacevole.
Si risale la montagna per arrivare alla piana di Shangri-La, da lontano molto panoramica, ma vasta e moderna. Per vedere il monastero, considerato un secondo Potala, e tutto organizzato e bisogna prendere un pulmini. Pioviccica, ma non ci sono molti turisti e quindi la visita e molto piacevole.
Insultando la guida e me, che come navigatori e come indicatori di destra e sinistra siamo entrambe molto scarsi, arriviamo alla città vecchia, che bruciata nel 2014 è stata ricostruita quasi interamente. Molti negozi di souvenirs, non per europei ma per cinesi, molti hotel nelle case vecchie. Ultimi momo, qui la popolazione è ancora tibetana, un monastero, una praying wheel altissima e poi di nuovo in macchina.
Mi metto alla guida, ma l'autostrada si interrompe bruscamente (si vedono lavori avanzati, piloni e ponti dappertutto) e  mi tocca una strada stretta, piena di traffico, con la pioggia e in discesa.
Poco da raccontare, le case sono cambiate di stile.
Arrivati in valle, decidiamo di non fare la deviazione per la gola del Fiume Rosso, ma di procedere e arrivare in autostrada a Lijiang. Parcheggiamo la macchina nel giardino all'esterno della città vecchia e appena la guida mi chiede il sopralluogo per la camera ( noi siamo un team perfetto, lui chiede no smoking e annusa le lenzuola, con vista, io controllo il bagno e lui contratta il prezzo) accetto subito, perchè sono sfatta, ma è anche un bellissimo posto, in una casa tradizionale. Andiamo subito in giro e siamo esterrefatti difronte alla quantità di cinesi sulle calli, e sui canali stretti. 
Tanti negozi, belli, soprattutto quelli di the, ma anche vestiti, dolci, stoffe, campanelle, tamburi. In particolare due vie, sono piene di bar, con cantanti e dj, è veramente troppo per noi. I ristoranti offrono soprattutto hot pot, noi preferiamo inseguire le indicazioni della lonely planet e troviamo un menu in inglese di grande soddisfazione.

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